Ovini morti conservati in formaldeide in grandi teche trasparenti .
Composizioni e installazioni di oggetti presi dalla realtà ricreano microcosmi isolati sotto vetro.
Secondo l'artista, quello dello squalo in una vasca di formaldeide e della celebre mucca affettata in piedi, è un modo per mandare la morte a quel paese celebrandone il maggior simbolo come un oggetto di lusso decadente.
La sua arte è intrisa delle inquietudini del nostro tempo: le gravi contraddizioni della società post-industriale, l’eterna sublimazione di decadenza e morte, i fallaci meccanismi e le ambiguità del progresso scientifico e medico vengono analizzati ed evidenziati attraverso sculture di grande impatto visivo ed emotivo.
Conservazione del Prodotto: Piero Manzoni
1-Piero Manzoni, Merda d’artista, maggio 1961 Scatoletta di latta e carta stampata cm 4,8x ø 6, n.055. Archivio Opera Manzoni. 2- Piero Manzoni, Linee, dic. 1959 Linea Infinita Linea m 5,63 20,6x5,8 cmLinea m 11,65 21,9x5,8 cmCollezione Privata, Italia
Cosa conservare? Il contenuto o l’idea che lo contiene?
Piero Manzoni nel maggio del 1961 produce 90 scatolette che chiamerà: “Merda d’Artista”
- Merda d’artista
- Contenuto netto gr. 30
- Conservata al naturale
- Prodotta e inscatolata nel mese di maggio 1961”.
I 30 grammi di escremento sono venduti al prezzo corrente dell’oro. La produzione dei piccoli, e apparentemente innocui, barattoli all’alba del “miracolo economico italiano” del dopoguerra, provocò uno shock imperdonabile.
A Milano presso la “Galleria Azimut”, il 21 luglio alle ore 19 del 1960, Manzoni presenta al pubblico l’avvenimento:
“Consumazione dell’Arte Dinamica del Pubblico Divorare l’Arte”
L’evento, considerato il primo happening dell’arte italiana, procede così: l’artista fa bollire delle uova che, una volta sode, segna con l’impronta del suo dito pollice. A questo punto “l’opera” è consegnata al pubblico che la consuma. Il tutto dura poco più di 70 minuti.
L’autore di questa fattoria crea una sorta di laboratorio scientifico in cui natura reale ed artificiale si combinano in modello dalle apparenze scientifiche .
Conservazione del Prodotto: Gigi Simeoni
Fumetto Fresco, Gigi Simeone
"Arte sequenziale" è la definizione che Scott McLoud ha dato al fumetto e che Simeoni condivide appieno.
"Seriale" è la natura editoriale di questo tipo di fumetto.
La serialità in senso generale prevede tecniche che si affinano, si consolidano e si ripetono incessantemente in nome della riduzione del costo di produzione (nel caso del fumetto popolare, possiamo fare l'esempio della stampa in bianco e nero e l'uso del retino per dare la sensazione dei mezzi toni).
Ma la serialità è un meccanismo che riguarda qualsiasi cosa oggi si compri in un negozio.
"Esausta" perchè le tavole hanno percorso tutto il circuito produttivo, sono state pubblicate, l'episodio è stato "scalzato" dall'edicola da quello successivo e gli originali sono stati restituiti all'autore "svuotati" del loro compito primario.
L’artista mediante un processo di impacchettamento à la Christo, interviene sulle mura della propria casa con chilometri di fogli di alluminio, rendendo icona ciò che prima era oggetto d’uso, con risultati di straniamento analoghi a quelli della Pop Art.
Sapienti interventi fotografici in bianco e nero restituiscono l’immagine definitiva dell’opera, mediante stampe lambda montate fra legér e metacrilato.